Ritornano in Italia gli affreschi di Pompei rubati nel 1957
I carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno riportato definitivamente in Italia dagli Stati Uniti, dopo un lavoro di indagine in collaborazione con l’Homeland Security Investigations-Immigration and Customs Enforcement, 25 capolavori dell’arte archeologica italiana trafugati e illecitamente venduti nel corso degli anni. Ritornano tra gli altri tre affreschi rubati a Pompei dagli uffici della Soprintendenza nel lontano 1957, che raffiguravano una giovane donna con amorino sulla spalla, una figura maschile e una figura femminile con oinochoe, la Bella addormentata, scolpita nel marmo bianco dolcemente sdraiata, del II secolo d.C. che era il coperchio di un sarcofago di epoca romana che raffigura una fanciulla distesa, la cuspide di un sarcofago trafugato a Paestum del IV-III a.C con l’Auleta, il suonatore di flauto di epoca Macedone ed la Kalpis etrusca con delfini dipinta da Micali nel 510-500 a.C. Un tesoro valutato oltre 30 milioni di euro che ora, pezzo per pezzo, tornerà nei siti di provenienza. ”E’ sempre più urgente – dice il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini durante la presentazione delle opere ritornate in Italia – che la comunità internazionale si mobiliti in forme organizzate e di prevenzione. Due Paesi sensibili a questi temi come l’Italia e gli Stati Uniti siano da traino contro il trafugamento e il commercio illecito dei beni, perché sarà il problema non solo di questi anni ma dei prossimi decenni”. ”Quella restituita oggi – aggiunge l’ambasciatore Usa John R. Philips, (Gli Stati Uniti sono il maggior mercato di opere trafugate dall’Italia) – è solo una piccola parte delle opere che attualmente circolano illegalmente sul mercato. Ogni manufatto, ogni pezzo di storia restituito, è un passo avanti”.
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