Mnemòsine. Ricordo, suggestioni, narrazione.
È al nastro di partenza la rassegna letteraria Mnemòsine. Ricordo, suggestioni, narrazione: l’inaugurazione della kermesse, infatti, sarà giovedì 17 marzo alle ore 18.30 alla galleria d’arte Le Quattro Pareti in Via Fiorelli 12/D (Na)con l’autrice Lavinia Petti e Il ladro di nebbia (Longanesi).
Il ruolo della memoria nel percorso individuale e collettivo: è questo il tema centrale attraverso il quale si snoda il ciclo di quattro appuntamenti intitolato Mnemòsine, la nuova proposta culturale di CaffèLetterario (gruppo-comunità virtuale del social network Facebook, fondato da Argia Di Donato) e Le Quattro Pareti (galleria d’arte dell’avv. Maria Giovanna Villari nel cuore del centro di Napoli), in collaborazione con la libreria di tutti IOCISTO, il movimento culturale Liberiamo il cratere, le associazioni La casa di Mercurio, Le Cose che vanno, Novello Aedo, l’organizzazione Arilù Music e la Drogheria Fiorelli.
Dal recupero delle proprie radici alla costruzione di un futuro possibile, attraverso un viaggio interiore che offre, nella riflessione individuale, un’opportunità per affrontare con una differente chiave di lettura i temi comuni della moderna società. È una celebrazione della Memoria nella sua accezione più antica, Mnemòsine, la madre delle muse tutrici delle arti, e di tutti gli aspetti a essa connessi, per acquistare la consapevolezza di ciò che si è e del proprio ruolo nel mondo.
Quattro, dunque, i temi proposti, e quattro le tappe e gli aspetti diversi della relazione tra uomo e memoria (la memoria per costruire il presente; la memoria tra consapevolezza ed impegno; la memoria visionaria dell’io; la memoria nel recupero delle proprie radici), illustrati tramite un approccio letterario e poetico contraddistinto dagli ospiti della manifestazione che si svolgerà nei locali de Le Quattro Pareti (Via Fiorelli 12/D – NA), durante i mesi di marzo e aprile 2016.
Al termine di ogni incontro, degustazioni di prodotti tipici locali della Drogheria Fiorelli.
Ad aprire la rassegna con il tema “La memoria per costruire il presente” sarà la giovane e talentuosa Lavinia Petti, giovedì 17 marzo – ore 18:30, con il suo romanzo di esordio Il Ladro di Nebbia (Longanesi), affascinante racconto fantastico ambientato in una Napoli ‘oltre’, accattivante narrazione e descrizione appassionata di una memoria perduta, epopea di una ricerca oltre i confini della ragionevolezza e del dubbio. Relatrice, la scrittrice Simonetta Santamaria.
Sarà poi la volta di “La memoria tra consapevolezze ed impegno”, giovedì 31 marzo – ore 18:30, protagonista Elena Varriale, con Intralci ed intervalli (Fara Editore), poetessa campana di spicco e impegnata con temi sociali e di interesse internazionale tra la certezza e il dubbio dell’intimo sentire rispetto a un mondo in continuo divenire. Si confronterà, su questi temi con la giovane poetessa Erika Filardo: due generazioni allo specchio.
Altra prospettiva la offrirà “La memoria visionaria dell’io”, giovedì 14 aprile – ore 18:30, di cui si farà portavoce la poetessa Carolina Cigala con Respiri (Tullio Pironti Editore) in un altalenante collazione di ricordi e visioni oniriche che trasportano verso l’universo intimista e poliedrico della coscienza. Relatrice, la giornalista Paola De Ciuceis.
Chiude il ciclo di appuntamenti in onore della memoria, con “La memoria nel recupero delle proprie radici”, venerdì 29 aprile – ore 18:30, Maurizio Ponticello, autore di Forse non tutti sanno che a Napoli… (Newton Compton), un incredibile viaggio che percorre oltre duemilaseicento anni della storia di Napoli e delle memorie perdute, presentate sotto una luce nuova che rivela aspetti insoliti, a volte oscuri ma pur sempre affascinanti. Relatrice, la giornalista Federica Flocco.
Letture a cura di Camilla Aiello, avvocato, attrice.
Per info sull’evento:
Argia di Donato
argia_d@hotmail.com
329.8023240
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LAVINIA PETTI è nata a Napoli nel 1988. Laureata in Studi Islamici all’Istituto Orientale di Napoli, ha vinto vari concorsi letterari (Premio Tabula Fati, Premio Robot, Premio Book’s Bar, Scrittura Giovane). Ha scritto con Massimo Izzi il saggio Fate. Da Morgana alle Winx.
Il ladro di nebbia è il suo primo romanzo, e questa è la storia di come è arrivato alla pubblicazione.
MAGGIO 2014: Longanesi riceve le prime pagine e un riassunto del romanzo di una giovane aspirante autrice. Il testo conquista immediatamente per una freschezza e una potenza immaginativa che ricordano Carlos Ruiz Zafón, Alessandro Baricco e Lewis Carroll. La casa editrice cerca subito di mettersi in contatto con l’autrice. Invano.
GIUGNO 2014: Ignara dei tentativi di raggiungerla, Lavinia Petti, immersa nelle ricerche universitarie, non risponde alle e-mail.
LUGLIO 2014: Quando la Longanesi ormai dispera di riuscire a contattarla, finalmente Lavinia riemerge dall’isolamento, quasi incredula per l’attenzione ricevuta.
SETTEMBRE 2014: Lavinia invia il testo completo, che non tradisce le attese: Il ladro di nebbia inizia il suo cammino verso la pubblicazione.
GENNAIO 2015: I giudizi dei librai che hanno avuto le bozze in anteprima rispecchiano l’entusiasmo generale.
MARZO 2015: L’editore francese Grasset si innamora del libro («una tale maturità in un autore così giovane è un fatto eccezionale») e ne acquista i diritti ancor prima della pubblicazione.
MAGGIO 2015: Il ladro di nebbia è finalmente in libreria.
SINOSSI IL LADRO DI NEBBIA
Antonio M. Fonte è uno scrittore di enorme successo, ma per lui fama e ricchezza non hanno alcun significato. Stralunato e sociopatico, vive in una vecchia casa dei Quartieri Spagnoli di Napoli con la gatta Calliope, e se non ci fosse il suo agente letterario a ricordargli scadenze e doveri sarebbe incapace di distinguere ciò che è reale da ciò che forse non lo è. Ma un giorno, in mezzo alle migliaia di lettere dei suoi ammiratori, Antonio ne riceve una che non può ignorare. Datata quindici anni prima, è indirizzata a una donna che Antonio non crede di avere mai conosciuto. Solo il nome del mittente gli è familiare, perché è il suo. Quella lettera l’ha scritta lui, senza alcun dubbio. Quelle parole accennano a un ricordo smarrito e soprattutto a un uomo che è stato ucciso, forse da lui stesso. Ma Antonio di tutto questo non ricorda nulla.
Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, si perde nei vicoli di Napoli e in un palazzo mai visto prima incontra uno strano personaggio che ha la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono: nel suo Ufficio Oggetti Smarriti, però, non si trovano solo mazzi di chiavi, libri o calzini spaiati, ma anche ricordi di giochi infantili, amori giovanili, speranze e sogni dimenticati. Antonio intuisce che forse è da lì che deve partire per ritrovare il filo del suo passato e risolvere l’enigma della lettera. Ma quell’enigma nasconde arcani ancora più insondabili: il segreto di una città che cambia forma e aspetto, l’avventura di un viaggio imprevedibile tra personaggi straordinari, il mistero di un ladro fatto di nebbia e di una storia tutta da ricostruire… e da raccontare.
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