Presidente, coraggio: chiedi l’iscrizione ad un campionato europeo!
Ora basta! Basta con le prese in giro della Federazione Gioco Calcio Italiana, basta con le ingiuste sanzioni del giudice sportivo, basta con gli insulti subiti in tutti i campi d’Italia, basta con gli arbitri corrotti o, se volete, scarsi, basta con i torti subìti dal Napoli!!! I lettori mi scuseranno ma ritengo inutile descrivere la partita tattica e tecnica svoltasi tra Inter e Napoli al Meazza di Milano. Non si può falsificare una partita d’importanza storica tra due grandi del campionato italiano con un gravissimo errore arbitrale dopo soli 4 minuti di gioco! Praticamente alla prima vera azione in cui un attaccante viene lanciato verso la rete avversaria. Sono appena trascorsi 4 minuti dal fischio d’inizio e Medel lancia verso il centro il suo compagno d’attacco Icardi, che scatta con mezzo corpo e l’intera gamba in fuorigioco, ma l’assistente Padovan non lo segnala all’arbitro Rocchi e l’attaccante nerazzurro batte Reina con un pallonetto facile facile. Tutta la difesa azzurra alza la mano in segno di protesta guardando il guardalinee ma il gol viene convalidato. Ora posso ammettere che durante una partita tirata e combattuta, con continui rovesci di fronte, uno stanco guardalinee possa commettere un errore di valutazione, ma non è ammissibile che alla prima vera azione della partita ti ritrovi ben piazzato, in linea con i giocatori più avanzati e senza nessuno che ti ostacoli la visuale e non riesci a valutare un vistosissimo fuorigioco di Icardi! Se non è malafede questa, ditemi voi come si possa definire. Un regalo grande come una casa fatto ad una squadra come l’Inter che, in questa stagione, quasi tutte le volte che è riuscita a vincere l’ha fatto di misura, segnando un misero gol e chiudendosi dietro, letteralmente barricata, provando solo a colpire in contropiede. Ciò che doveva provare a fare il Napoli! Cercare di andare in vantaggio, per poi coprirsi le spalle e tentare di chiudere l’incontro in contropiede. L’Inter è stata messa nelle condizioni ideali e, mentre il Napoli sprecava enormi energie nel tentativo di porre rimedio, al 44° arrivava pure il prevedibile raddoppio nerazzurro: lancio di Icardi per Brozovic che scavalca Reina con un tocco sotto la palla. E qui i giochi sono fatti, perchè non poteva certamente essere capace di rimontare ben due reti un Napoli orfano di Higuain e vistosamente stanco già da qualche settimana. Qualche giorno prima il Napoli ha subìto pure un’altra beffa dal giudice sportivo, relativa proprio alla squalifica di Higuain. Nonostante i filmati dimostrassero che il campione argentino non avesse spinto l’arbitro, mettendo le mani sul suo petto soltanto quando quest’ultimo s’incamminava oltre, e nonostante lo stesso Irrati avesse dichiarato che Higuain aveva solo poggiato le mani e non spinto, le esagerate 4 giornate di squalifica sono state ridotte soltanto di 1, confermandone tre! Ma di cosa vogliamo parlare? L’altoparlante dello stadio annuncia che i tifosi nerazzurri non devono continuare ad emettere ululati contro Koulibaly, pena la sospensione della partita, ma possono tranquillamente offendere i napoletani e la città di Napoli, senza incorrere in sanzioni disciplinari. Che vergogna! Il Napoli continua il suo silenzio stampa, ma il sottoscritto ritiene che non è la migliore soluzione! Proprio quando si ricevono torti così clamorosi, è giusto che il massimo esponente della società si faccia sentire in Federazione, ma anche sulla carta stampata e davanti alle telecamere TV, proprio per creare un dibattito sull’argomento! Personalmente apprezzerei ancora di più il nostro Presidente se, in nome della nostra tradizione storica borbonica, facesse nascere una provocazione bella e buona, rifiutandosi di rinnovare la prossima iscrizione al campionato italiano e chiedendo ospitalità al campionato francese oppure a quello spagnolo. Sarei proprio curioso di capire se veramente si possa fare a meno della grandissima platea azzurra e del tifo partenopeo, unico ed irripetibile nel mondo intero. Fortuna che se Napoli piange (ma è un pianto momentaneo), Roma non ride affatto! Anche in questa occasione i giallorossi non hanno approfittato del capitombolo del Napoli ed hanno impattato a Bergamo contro l’Atalanta. Dopo un immediato doppio vantaggio, si fanno addirittura raggiungere e superare sul 3 a 2 (grazie anche ad una doppietta del suo ex Borriello, napoletano di San Giovanni a Teduccio) e soltanto una sventola di capitan Totti a pochi minuti dal termine regala un punto ai capitolini, che restano a 5 punti di distanza dal Napoli. Mancano soltanto 5 partite, c’è ancora lo scontro diretto da disputarsi all’Olimpico di Roma, ma l’attuale vantaggio è rassicurante. Intanto, martedì sera, già si torna in campo. Napoli-Bologna sarà arbitrata dal sig. Gervasoni e per i felsinei mancherà Destro, che ci fece penare nella partita dell’andata persa dai partenopei. Non sarà un compito agevole: Sarri mescolerà le carte (anche per far riposare i più stanchi), ma l’ex Donadoni ha sempre il dente avvelenato contro di noi e la sua squadra rende di più con lo schema “versione trasferta”. Mancherà ancora Higuain, ma potrà giocare nel successivo scontro diretto Roma-Napoli, che probabilmente darà la definitiva sentenza per la qualificazione diretta in Champions League.
IL TABELLINO DI INTER-NAPOLI 2-0
Napoli: Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic (50′ Ghoulam), Allan, Jorginho (74′ El Kaddouri), Hamsik, Callejon, Insigne (51′ Mertens), Gabbiadini. A disp. Gabriel, Rafael, Chiriches, Maggio, Regini, Chalobah, Grassi, David Lopez, Valdifiori. All. Sarri
Inter: Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo, Brozovic, Medel, Kondogbia (68′ Biabiany), Jovetic (77′ Felipe Melo), Perisic, Icardi (88′ Palacio). All. Mancini
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatori: 4′ Icardi, 44′ Brozovic
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