Le Primarie della Vergogna
La procura di Napoli ha aperto un fascicolo sulle circostanze emerse dal video di Fanpage.it sui presunti imbrogli, in alcuni seggi, durante il voto delle primarie del partito democratico a Napoli. Si tratterebbe di una indagine conoscitiva in cui non si formulano per ora ipotesi di reato. Il fascicolo è affidato alla seconda sezione, che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. E’ probabile che tra gli atti preliminari vi sia l’acquisizione del video e delle successive notizie di stampa.
Sembra che il partito democratico non possa smentirsi ogni qualvolta si effettuano le primarie, che dovrebbero essere secondo uno schema italiano un elemento di democrazia diretta da parte dei cittadini, ma invece risultano sempre più spesso delle realtà in cui nella competizione elettorale entrano in scena i peggiori meccanismi delle sfide tra candidati.
Indubbio il fatto che siano competizioni senza nessun controllo dove chi ha in mano un pacchetto di voti li fa valere da una parte o da un altra, e tra cinesi, voti quintupli e voti comprati a un euro va in scena qualcosa di veramente disgustoso.
Qualcuno direbbe che cosa potevate aspettarvi da un partito la cui amministrazione fu tra i colpevoli della crisi dei rifiuti avvenuta a Napoli tra il 2008 ed il 2010, in cui la città fu ridotta in un enorme discarica al cielo aperto, irrisa dagli italiani e additata come peggiore città del mondo dai media internazionali. Bassolino lo sconfitto, che molto ha fatto per la “Napoli della crisi dei rifiuti”, afferma “di essere disgustato”, ed avendo perso la corsa elettorale delle primarie contro la Valente per poche centinaia di voti, valuta la possibilità di far ricorso. Se lo presenterà, come sembra dagli ultimi rumor, il partito democratico rischia un implosione al suo interno che lo metterebbe in forte difficoltà all’indomani delle elezioni amministrative di maggio.
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