Se De Magistris verrà sospeso al suo posto ci sarà il vicesindaco Sodano
Dopo la condanna a 15 mesi emessa dalla decima sezione penale del Tribunale di Roma, Luigi de Magistris ha tuonato all’inizio della lunghissima sessione del consiglio comunale (22 ore) tenutasi per l’approvazione del bilancio preventivo 2014, contro la “sentenza della vegogna”, che secondo il sindaco ha avuto un’unico scopo, quello di eliminarlo dalla vita politica e di riportare la città nelle mani di chi, negli anni precedenti la sua gestione, l’ha distrutta. Nel discorso di apertura della seduta, il primo cittadino di Napoli se l’era presa in particolar modo con l’ex ministro della giustizia Paola Severino e con la legge che porta il suo nome, che secondo De magistris “guarda caso” fu scritta ed approvata proprio nel periodo in cui si dibatteva a Roma il processo nei sui riguardi, ed anche contro chi nelle istituzioni ha complottato ed agito in modo criminale per sovvertire il voto popolare che lo ha portato a sedere a palazzo S. Giacomo nel maggio del 2011.
Il sindaco di Napoli è ritornato poi in un’intervista a Sky24 sulla possibilità che lui possa dimettersi affermando che non lo farà mai, ed ha ribadito che “nel 2016 mi ricandido a sindaco di Napoli, ricostruirò il mio consenso giorno dopo giorno, e alla fine come sempre decideranno i cittadini”.
De magistris consapevole però che molto probabilmente il Prefetto di Napoli sarà costretto a sospenderlo dall’incarico di sindaco, visto che proprio la legge Severino lo obbligherebbe (secondo la maggior parte dei giuristi), dichiara ai microfoni di Sky: “Voglio chiarire che non ci sarà un sindaco facente funzione, qualora malauguratamente dovessi essere sospeso, ma ci sarà un vicesindaco che formalmente rappresenta il sindaco, altrimenti per quanto mi riguarda quest’esperienza è conclusa perché, può piacere o no, il popolo napoletano ha eletto Luigi de Magistris”.
Si aprono quindi scenari nuovi e del tutto inattesi, che vedrebbero l’attuale vicesindaco Tommaso Sodano ricoprire il ruolo lasciato vuoto dalla sospensione del sindaco per un non precisato periodo, che forse coprirà quest’ultimo anno e mezzo di consiliatura, dato che la legge Severino prevede la sospensione dei sindaci condannati, anche se non in maniera definitiva, per un periodo di 18 mesi.
E pur vero che però il sindaco potrebbe opporsi alla sospensione per mano del prefetto facendo ricorso al Tar affinché ribalti la decisione ed eventualmente chiedere di sollevare una questione di costituzionalità. Da ribadire che naturalmente nel caso in cui De Magistris, venisse considerato innocente nel processo d’appello, ritornerebbe a ricoprire la carica di sindaco della città.
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