I cadetti del taekwondo si sfidano a Napoli per il titolo italiano
Saranno più di 500 i giovani atleti che a Napoli, dal 21 al 23 febbraio, si contenderanno il titolo italiano cadetti di cintura rossa e nera di taekwondo. Ragazzi dai 12 ai 14 anni, provenienti da tutte le regioni italiane, si sfideranno sui tatami che per l’occasione saranno sistemati sul parquet del Palabarbuto di Fuorigrotta.
L’evento, che servirà anche per selezionare la squadra nazionale che parteciperà ai primi mondiali di categoria che si disputeranno la prossima estate a Baku (Azerbaijan), è stato presentato ieri nella sala Giunta di palazzo San Giacomo. Presenti il sindaco, Luigi de Magistris, il segretario generale della Federazione Italiana Taekwondo, Angelo Cito, e il campione olimpionico, Mauro Sarmiento.
Una competizione sportiva che da molto tempo non veniva organizzata nel capoluogo campano, a dispetto del grande seguito che questa disciplina – a cui è stata conferita dignità olimpica solo nel 2000 – riscontra nella regione. Un movimento che conta 105 società iscritte alla Federazione e 148 tecnici che allenano più di 4mila atleti. Numeri importanti quelli presentati da Angelo Cito, che raccontano di una Campania sempre pronta a sfornare nuovi campioni che si aggiungeranno a quelli che in passato hanno già conquistato diversi trofei. Suoi rappresentanti, infatti, sono presenti in tutte le nazionali con la ragionevole certezza che alcuni di loro avranno grosse chance di affermarsi nei prossimi appuntamenti agonistici.
Mauro Sermiento è sicuramente la punta di diamante del taekwondo campano. Medaglia d’argento a Pechino 2008 e una di bronzo vinta a Londra 2012, il 31enne di Casoria si sta già preparando per il torneo olimpico che si disputerà a Rio de Janeiro nel 2016. Dunque, nessuno meglio di lui poteva presentare questo campionato italiano cadetti, che magari vedrà emergere il suo successore. «Un appuntamento importante per tanti bambini che hanno un sogno da coronare – ha detto Sermiento -. Alcuni di loro ci riusciranno e spero che almeno uno sia napoletano».
Molto soddisfatto per aver contribuito a organizzare questi campionati il sindaco De Magistris, che ha voluto sottolineare l’enorme passione che la città mostra verso ogni tipo di sport: “Napoli ha una naturale vocazione sportiva, visto che è la città europea con più alto numero di giovani. Mi piace pensare che qui non si parli di sport solo quando viene Maradona, ma voglio immaginare una città capace di essere eccellenza in tutte le discipline. Per questo voglio anche ricordare il ritorno a Napoli della Coppa Davis di tennis e altre iniziative intraprese per il nuoto”. Poi il primo cittadino partenopeo ha posto l’accento sulla valenza sociale dei luoghi dove si pratica lo sport che «sono presidi contro l’illegalità e possono aiutare il paese a uscire dalla crisi». Infine, ha invitato i genitori che accompagneranno i figli alle gare di non mettere troppa pressione sui ragazzi perché «non tutti gli atleti impegnati possono vincere e magari un giorno affermarsi in un’olimpiade, ma è già importante fare sport».
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