Hiv la cura definitiva arriva dall’America
Arriva dagli Stati Uniti quella che potrebbe essere la cura definitiva contro l’Aids. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature ha rilevato la possibilità di distruggere il viru Hiv attraverso l’utilizzo di anticorpi neutralizzati. Una singola infusione con un anticorpo monoclonale chiamato 3BNC117 riduce significativamente per 28 giorni la carica virale dell’HIV-1 in pazienti infettati dal virus. Questo e il risultato delle ricerche di un gruppo internazionale di ricercatori della Rockefeller University a New York, della Harvard Medical School a Boston e delle Università di Colonia e di Friburgo in Germania. In passato si era cercato di combattere il visus dell’Hiv attraverso l’utilizzo di anticorpi, che però avevano dato scarsi risultati, ma il nuovo anticorpo 3BNC117 appartiene a una nuova generazione di anticorpi ampiamente neutralizzanti (Anticorpi prodotti contro un dato virus possono inibire l’interazione tra il virus stesso e il recettore cellulare oppure possono evitare che il virione liberi il suo genoma e lo metti a disposizione della cellula ospite, in maniera tale da neutralizzare l’infettività del virus stesso e per questo sono detti anticorpi neutralizzanti) che combattono una vasta gamma di ceppi di HIV: per la precisione, 195 dei 237 ceppi di HIV noti. Per ora i ricercatori prospettano l’utilizzo di 3BNC117 associato con altri farmaci, solo per tenere sotto controllo il virus. La terapia con il nuovo anticorpo però avrebbe dei vantaggi significativi come quello di somministrare solo una volta al mese i farmaci necessari per limitare l’infezione. rispetto alle terapie attualmente da protocollo per le infezioni da Hiv. Questi anticorpi potrebbero essere usati in una futura strategia per eliminare il virus dal corpo. I farmaci attuali non riescono a eliminare tutti i virus perché non possono raggiungere quelli che sono nascosti all’interno delle cellule. Somministrando contemporaneamente l’anticorpo 3BNC117 e alcune sostanze in grado di far uscire il virus dalle cellule tutti i virus potrebbero essere esposti agli attacchi del sistema immunitario (anticorpo 3BNC117) e dei farmaci antiretrovirali, fino alla loro completa distruzione.
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