Canone Rai, scadenza 31 luglio. Come non pagarlo
La maggior parte dei contribuenti italiani paga il canone Rai in un’unica soluzione, molti però non sanno che hanno la possibilità di rateizzare l’importo da pagare in 2 o 3 rate. Chi ha optato per la rateizzazione del canone, deve pagare entro il 31 luglio la seconda rata, per chi ha scelto la rateizzazione semestrale, o la terza rata per chi invece ha deciso di pagare ogni tre mesi. Il 31 luglio rappresenta però anche un’altra scadenza importante: è infatti l’ultimo giorno utile per chiedere l’esenzione dal pagamento. E infatti possibile non pagare il canone Rai utilizzando gli spiragli che prevede la legge. Esistono alcune ipotesi per cui un utente può evitare di pagare il tributo all’erario: per esenzione, per non possesso di un apparecchio televisivo o per disdetta.
L’esenzione riguarda principalmente gli anziani over 75, con reddito al di sotto dei 517 euro al mese. Per chiedere di essere inclusi tra i soggetti non obbligati al pagamento, in questo caso, sarà sufficiente entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate, scaricare l’apposito modulo e spedirlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il non possesso di un televisore è il requisito fondamentale con cui far leva per avere il diritto a non pagare il canone. Naturalmente in questo caso si fa una propria scelta di vita in quanto si rinuncia alla tv. Per questo chi ha ancora un apparecchio in salotto ma non intende pagare il canone, l’unica via è quella di spedire un vaglia di 5,16 euro, inviando una lettera con cui si richiede di bloccare la propria tv allo stesso indirizzo riportato sopra a cui si chiede l’esenzione.
Se malauguratamente si rompe il televisore, potrete trasformare un evento negativo in un’opportunità per richiedere la disdetta. Infatti è possibile richiedere il ‘suggellamento’ dell’apparecchio. Questa operazione comporta sempre il versamento di 5,16 euro con un vaglia postale.
Potete poi procedere in due modi:
– se non avete il libretto di abbonamento, indicate nel vaglia la seguente causale: “per disdetta dell’abbonamento n. …. e conseguente richiesta di suggellamento” e spedite la ricevuta con raccomandata a.r. assieme alla lettera di disdetta;
– se avete il libretto di abbonamento, compilate la cartolina D (o B nei libretti più recenti) con l’intestazione “Denuncia di cessazione dell’abbonamento Tv”, barrando la casella 2 (richiesta di suggellamento) e riportando negli spazi bianchi il numero del vaglia e la data del versamento (oppure allegando la ricevuta del vaglia). Spedite sempre con raccomandata a.r..
Conservate sempre una fotocopia fronte/retro della cartolina o della lettera di disdetta, più la ricevuta del vaglia per l’utente.
In teoria, è possibile che la Rai vi mandi la visita di un funzionario che infilerà il vostro televisore in un sacco e lo chiuderà con un inviolabile sigillo del Ministero. Ma il rischio che ciò accada è molto remoto: la procedura di suggellamento infatti non viene mai messa in atto nella pratica.
Infine mettiamo in evidenza che ultimamente oltre ai soliti appelli che da anni arrivano da più parti per l’abolizione dell’odiato balzello, alcuni soggetti stanno cercando di realizzare una raccolta firme da indirizzare al Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, Roberto Fico, per avere un suo concreto interessamento per l’abolizione del canone in Italia.
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