24 persone arrestate a Caserta – Le mani dei Casalesi sull’Ospedale di Caserta
Controllavano gli appalti della sanità pubblica per l’ospedale di Caserta con la complicità di imprenditori e di amministratori pubblici. Un’organizzazione criminale smantellata da un indagine della DDA di Napoli, durata più di due anni. L’inchiesta ha visto emergere una vera è propria holding del malaffare che operava in regime di assoluto monopolio nell’Azienda Ospedaliera di Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Ventiquattro sono le persone arrestate, 10 finite in carcere mentre 14 sono ai domiciliari. Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e abuso d’ ufficio. L’indaggine ha fatto luce su come gli appalti venissero truccati in modo tale che potessero essere aggiudicati ad imprese controllate dal clan casalese dei Zagaria, grazie all’azione di politici ed amministratori locali. Attraverso connivenze e collusioni, riferiscono gli investigatori, il sistema degli Zagaria riusciva a controllare e gestire, in regime di assoluto monopolio, gli appalti e gli affidamenti diretti di lavori all’interno dell’ospedale casertano. Fra gli arrestati emerge la figura di Elvira Zagaria, sorella del boss Michele, ora in carcere. L’arresto del fratello e di altri esponenti del clan ha portato la donna ad un ruolo di primo piano nel sodalizio criminale, infatti era toccato a lei il compito di gestire gli ingenti capitali illeciti derivanti dalle attività delle imprese del clan.
Nell’operazione sono state poste sotto sequestro preventivo quattro ditte, la Odeia srl, la R.D. Costruzioni, la Luigi Iannone e la Salvatore Cioffi, 18 immobili, undici terreni, un box auto, tre autovetture e quote societarie per un valore di 12 milioni di euro.
Leave a Reply