Il “Sacrario” di Posillipo sia “Bene Comune”
Perché va salvato il Mausoleo di Posillipo.
In questo tempo denso di anniversari in cui ci accingiamo a ricordare e a celebrare anche i nostri eroi ed i martiri caduti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale e nelle Quattro giornate di Napoli, sono in pochi forse a sapere che un monumento cittadino di estrema bellezza e suggestione già li riunisce ed accoglie. E “ricordare” è soprattutto “ri-accordare”, riunire, raccogliere ciò che è disperso.
Questo luogo è il Mausoleo di Posillipo, un superbo tempio di pietra immerso nel verde che domina la collina e guarda verso il mare. Sono oltre duemila i caduti che dal cimitero di Poggioreale vi furono trasferiti .
Esso è dunque il luogo che più di ogni altro compiutamente raccoglie la memoria dell’amor patrio e la memoria eroica della città di Napoli, la storia e le spoglie di tanti nostri concittadini che hanno pagato con il sacrificio della propria vita il prezzo della dignità e della libertà per le generazioni successive, generazioni cui anche noi apparteniamo.
Il tempio fu acquistato dal Comune di Napoli nel 1921 e trasformato in Mausoleo dei caduti della città. Nonostante faccia dunque parte, con l’annesso parco, del patrimonio immobiliare cittadino, esso è un luogo di cui si ha poca coscienza e conoscenza, è un luogo dimenticato, ignorato, quasi estraneo alla città. Nulla lo segnala, non vi è nessuna indicazione neanche all’ingresso su via Posillipo che ne comunichi la presenza e la destinazione.
L’anonimato in cui è tenuto e l’abbandono in cui è ridotto questo splendido monumento dedicato agli atti eroici e alle eroiche figure della città ne depotenziano anche il valore per la memoria cittadina, fino a renderla invisibile.
E’ davvero inaccettabile constatare che un simile colpevole pluridecennale connubio di indifferenza ne abbia anche provocato le pessime condizioni manutentive e di degrado strutturale ed impiantistico contribuendo alla non visibilità, riconoscibilità e fruibilità del luogo.
Mi preme sottolineare il danno enorme che viene arrecato alla nostra comunità dalla deprivazione del valore e del senso che un tale bene possiede e quanto sia urgente e necessario il suo recupero alla piena fruizione con lavori di adeguamento e restauro. E non c’è ombra di dubbio che esso sia annoverabile a pieno titolo fra i “beni comuni”cittadini.
Insomma, quest’omissione alla nostra migliore memoria ed al nostro migliore patrimonio non è più tollerabile, attesa anche l’indiscutibile qualità architettonico-artistica del tempio con i suoi suoi fregi e le sue pregevoli sculture, il cui pronao è arricchito dalle bellissime cariatidi in bronzo di Giovan Battista Amendola poste ai lati dell’ingresso che da sole giustificherebbero la visita ad un qualsiasi museo d’arte.
Rivitalizzare e frequentare luoghi, figure e accadimenti luminosi per la nostra città, contribuisce infatti a saldare il passato col presente, arricchendo di senso e di forza lo slancio verso il futuro e fornendo quel rafforzamento della fibra ideale che tiene insieme la nostra comunità.
La nostra comunità ha bisogno di appropriarsi e riappropriarsi del patrimonio di cui il nostro territorio è depositario, della sua memoria e dei luoghi ad essa deputati perché non venga persa la propria identità.
Questa è la principale ragione per cui il Mausoleo di Posillipo va salvato
disponendo subito per esso l’adeguamento ed il restauro, prima che il danno già grave divenga irreparabile.
Bisogna inoltre che per esso siano istituiti un presidio ed una custodia costanti ed adeguati, che certo non possono essere rappresentati dalla presenza saltuaria di una sola risorsa umana con competenze generiche, come adesso avviene.
In tal senso è auspicabile che il monumento sia affidato alle Organizzazioni dei Volontari della Protezione civile, le quali si sono dichiarate disponibili ad effettuare il detto presidio, anche a garanzia della sicurezza per operatori e visitatori, in virtù delle risorse professionali di cui dispongono e delle specifiche prerogative che le sono proprie.
Con tali richieste il 14-10-2015, è stato depositato in Consiglio comunale un ODG , a firma di tutti i Gruppi consiliari.
Il tema è stato inoltre introdotto dalla sottoscritta, nella stessa data, in un intervento in Art. 37.
La Consigliera comunale arch. Teresa Caiazzo
Presidente della Commissione urbanistica, Politiche urbane e Beni comuni
I consiglieri : Antonio Luongo, Carmine Schiano e Francesco Vernetti tra i più attivi e presenti ai numerosi sopralluoghi effettuati al “Mausoleo Schilizzi” di Posillipo.
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