Le valutazioni che sono costretto a fare, mio malgrado, sull’operato di questo governo e in primis sul presidente del consiglio, (un certo Renzi da Firenze noto alle cronache come il più grande paraculo e scansafatiche della Toscana indagato per peculato e ubicato in appartamenti pagati da altri, assunto alle dipendenze dell’azienda del padre, anch’egli noto prestigiatore di soldi ultimamente indagato, poco prima di candidarsi e vincere alla provincia di Firenze facendosi così versare eguali contributi dallo Stato come dirigente, e messo alle dipendenze degli italiani tutti, per virtù di re Giorgio Napolitano, anch’egli zelante difensore della costituzione, quella Domenicana, imperterrito e mai sazio di moniti supercazzolari e frequentazioni dubbie di odore acre e assolato); rafforzano in me sempre più la convinzione che siamo giunti ormai alla tazza del cesso, pronti a tirare lo scarico per far scorrere i fiumi di merda che affollano le nostre speranze.
Come si sia ridotta l’Italia in queste condizioni è facile sintetizzarlo: anni di Democrazia Cristiana, Partito Socialista e vari ramificazioni, altri partiti tangenziali, dico tangenziali, un Partito Comunista di fratelli e amici, amici e fratelli e fratelli degli amici e più che amici compagni, poi ancora fratelli e anche cugini e in ultimo amici solamente e infine democristiani di destra e un po’ di sinistra sinistrata, sembra una ruota della fortuna, e poi i figli dei figli, e tutti insieme a riempire posti nello stato nel silenzio assordante dei media che sempre genuflessi hanno dato il loro sporco contributo alla distruzione dell’informazione in Italia, con stipendi adatti alle competenze assenti e via discorrendo e poi ancora diversi anni di Berlusconi, di Mafia, di appalti e di donnine allegre pronte a coccolare l’imperatore e a vestire le TV e spogliare gli italiani con programmi che hanno avuto più effetto di una valium scaduta e per finire di magistrati attenti e altri un po’ distratti, tanto che gli attenti sono stati attentati e i distratti premiati.
Ho sintetizzato grossolanamente una storia che deve ancora essere scritta e definita nei dettagli mancanti ma, non credo di essere andato lontano dal bersaglio giusto visto che ancora oggi parecchie pedine di quella scacchiera sono ancora li, travestite, imbiancate, rammollite ma ancora ben salde sulle loro poltrone impoltroniti, e nessuno li farà schiodare a meno di buttare una fialetta di Ebola dentro al parlamento.
Poi ci sono gli ITALIANI, che dire di questo popolo che popola un popolo di impopolari!? Siamo il popolo più odiato e amato del mondo, siamo capaci di sorprenderci e scandalizzarci per un rigore non concesso, e zittire mentre cambiano la costituzione; diamo di matto se Belen (nota sudamericana televisiva) mostra la farfallina in televisione, e disertiamo gli appelli sul femminicidio; urliamo se un extracomunitario commette un delitto e soffochiamo i nostri delitti in famiglia; manifestiamo contro lo stato assassino e mai si scende in piazza nei quartiere in odor di camorra e di mafia; andiamo a votare speranzosi e collusi e giriamo le spalle alla verità orrenda quando questa colpisce i nostri eletti e accusiamo il pulito come problema se l’odore di merda si sente troppo!
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