Banda di ladri italiani e romeni sgominata dai Carabinieri di Torre Annunziata
Quindici persone sono state raggiunte da provvedimenti di custodia cautelare. I “topi di appartamento” eseguivano dei sopralluoghi prima di entrare in azione, per studiare la “pericolosità” delle case da svaligiare e per organizzarsi. Poi, in batterie composte da 4 o 5 elementi, partivano su macchine con targa straniera per fare razzia di gioielli, denaro, televisori o attrezzature agricole. Il bottino veniva scaricato in depositi indicati dallo “zio”, il vero e proprio capo del gruppo, un 46enne che decideva tutto e a cui tutti portavano “rispetto”: era lui che fissava gli obiettivi da colpire, la data del furto, chi doveva operare, avvalendosi della nipote 34enne. Scoperta e sgominata anche la rete dei ricettatori dove lo “zio” indirizzava il provento delle ruberie.
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