Sono 43.972 le imprese con sede in provincia di Avellino, di cui 2.496 hanno avviato l’attività nell’ultimo anno a fronte delle 2.399 che l’hanno cessata, per un saldo positivo di 97 unità. Sono alcuni dei dati relativi allo stato dell’economia irpina illustrati dal presidente della Camera di commercio di Avellino, Costantino Capone, nel corso di un incontro allo spazio di Piazza Irpinia a Expo.  Sono oltre 14.000 quelle che operano nel settore del commercio e più di 12.000 in quello dell’agricoltura, con l’industria, che vede in provincia di Avellino circa 7.000 imprese attive, che rappresentano il 13,5% del mercato complessivo. “Sono numeri che incoraggiano – secondo Capone – perché  aumentano le imprese e con esse cresce anche il tasso di disoccupazione”. L’imprenditorialità irpina è declinata anche al femminile: le aziende in rosa sono 13.258, il 30,1 per cento di tutta la provincia. L’Irpinia si pone così al secondo posto tra le province d’Italia per quota di imprese femminili, alle spalle di Benevento. La maggior parte opera nel settore agricoltura (42%). A seguire il commercio (23,8%), l’industria (8,8%) e il turismo (5,6%).  “Anche l’imprenditoria giovanile rappresenta un fenomeno positivo per l’Irpinia ma va comunque incoraggiata”, ha aggiunto Capone. Con 5.821 unità, le imprese guidate da under 35 rappresentano il 13,3% del totale delle imprese in provincia di Avellino (in Campania sono il 14,4% del totale; in Italia il 10,8%). Nell’ultimo anno sono nate 1.051 imprese guidate da under 35 e 478 sono cessate per un saldo positivo di 573 unità.